Intestazioni inviti di matrimonio | Come evitare figuracce

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Se sei nel pieno dell’organizzazione e ti stai chiedendo come scrivere le intestazioni degli inviti di matrimonio… beh sappi che non sei l’unica! Molte altre spose prima di te se lo sono chiesto e con tutta probabilità molte altre ancora se lo chiederanno.

Sappi però che ci sono delle regole ferree a cui attenersi e che se le seguirai eviterai di fare brutte figure. Eh si perché gestendo male questo aspetto potresti incappare in una serie di problematiche organizzative che sarebbe molto meglio non avere.

Se perciò sei pronta per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle intestazioni degli inviti di matrimonio… non ti resta che andare avanti a leggere!

Indice
– Cosa sono
– Cosa si rischia se si scrivono male
– Ecco le regole fondamentali
– Esempi di casi specifici




Cosa sono le intestazioni degli inviti di matrimonio

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Le intestazioni degli inviti di matrimonio si scrivono sulla busta che conterrà le partecipazioni e si tratta delle informazioni base di chi riceverà l’invito. Parliamo quindi soltanto di nome e cognome in caso la busta venisse consegnata a mano, a cui va aggiunto anche l’indirizzo nel caso si spedisse via posta.

Secondo il galateo del matrimonio, infatti, andrebbero consegnate a mano per mostrare quanto ogni singolo invitato sia importante per gli sposi. Questa pratica però non è ovviamente sempre possibile, ad esempio in matrimoni con tantissimi invitati o con parenti e amici che vengono da lontano.

Nel caso comunque tu optassi per una consegna a mano, puoi anche lasciare aperte le buste. Se invece le spedirai, chiaramente chiudile ed inseriscile in un’altra busta se la principale è delicata o ha dei ricami che potrebbero rovinarsi nel trasporto.

Perciò, abbiamo già capito che in caso di spedizione le intestazioni sugli inviti di matrimonio servono, come ogni lettera, ad indicare un destinatario. Ma in questo caso specifico hanno anche un’altra importantissima funzione… quella di invitare persone specifiche alle tue nozze. Quindi… cosa rischi se le scrivi male?




Cosa rischi se scrivi male il testo degli inviti di matrimonio

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Se scrivi male il testo degli inviti di matrimonio potresti trovarti in situazioni davvero scomode. Ci è capitato infatti di vedere ad alcune cerimonie il direttore di sala che in fretta e furia aggiungeva un tavolo all’ultimo minuto per degli invitati che non erano stati conteggiati.

Chiaramente questo alle volte dipende da errori organizzativi degli sposi, ma alle volte può dipendere anche da un’errata compilazione delle intestazioni sulle buste. Infatti il principale problema in cui puoi incorrere è quello di far credere erroneamente ad alcuni componenti della famiglia di essere stati invitati quando magari non è così.

Oppure potresti far nascere il dubbio negli invitati su chi è ammesso alle tue nozze e chi invece no e quindi imbarazzati saranno costretti a doverti fare una chiamata di cortesia per saggiare il terreno. E magari tu ancora più imbarazzata dovrai dare dei chiarimenti che in quella situazione potrebbero metterti a disagio.

Un’altra cosa che rischi se non segui bene le regole delle intestazioni per gli inviti di matrimonio è che qualcuno dei tuoi invitati, non avendo chiaro al 100% che l’invito è esteso anche a lui, potrebbe offendersi credendo di non essere conteggiato.

Capisci bene quindi che scrivere il testo degli inviti di matrimonio in maniera corretta è decisamente una priorità per gettare le basi di una celebrazione di successo e senza problematiche di sorta. Vediamo quindi le regole fondamentali per scriverle!




Cosa dice il galateo degli inviti di matrimonio sulle intestazioni

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Il galateo sugli inviti di matrimonio è molto specifico e preciso. Non dovrai far altro quindi che attenerti alle regole che stiamo per suggerirti e vedrai che non avrai il minimo problema! Ecco quindi la lista di tutti i punti cardine riguardanti le intestazioni degli inviti di matrimonio

  • Si scrivono a mano
  • Usa una bella calligrafia
  • Si precede il nome dell’invitato con l’attributo “Gentile” o “Gentilissimo/a”
  • Non si precede mai il nome dell’invitato con il suo titolo professionale o di studio
  • Per le coppie sposate si usa solo il cognome del marito
  • Per le coppie conviventi non sposate si usano nomi e cognomi di ognuno

Queste sono le regole fondamentali, anche se nel corso del testo vedremo dei casi più specifici e particolari che sicuramente ti saranno utili. Ma vediamo questi punti più nel dettaglio…

Scrivere le intestazioni degli inviti di matrimonio a mano non è un semplice capriccio. In realtà testimonia l’importanza che gli sposi danno ad ognuno dei loro invitati. Chiaramente è importante avere una bella calligrafia, quindi se tu non avessi questo talento potrai farlo fare a qualcun altro, magari anche un professionista!

Per l’intestazione sulle buste di nozze si precede il nome dell’invitato con l’attributo “Gentile” o “Gentilissimo“. Le uniche eccezioni sono in caso di membri del Clero o delle forze armate. Secondo il galateo degli inviti di matrimonio infatti non si dovrebbero usare titoli di studio o professionali… Sarebbe considerato di cattivo gusto!

Per le coppie sposate si usa solo il cognome del marito, ad esempio “Gentilissimi Francesco e Maria Rossi”. Per le coppie conviventi non sposate invece si usano i nomi e i cognomi di ciascuno, ad esempio “Gentilissimi Francesco Rosse e Maria Bianchi”.

Inoltre, sempre secondo quanto afferma il galateo, le intestazioni andrebbero scritte in basso a destra sulla busta, ma questa non è affatto una regola ferrea. Si vedono infatti molto spesso partecipazioni con intestazione sulle buste al centro.

Abbiamo quindi visto le regole fondamentali e sappiamo cosa afferma il galateo sulle partecipazioni di nozze. Ma se ti dovessi confrontare con casi più specifici? Ad esempio una famiglia con dei bambini oppure una madre divorziata… Benissimo, vediamo allora come comportarci in casi specifici come questi!




Casi specifici con esempi di intestazioni

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Ecco quindi un po’ di casi specifici che potrebbero tornarti sicuramente utili!

  • Famiglia con bambini: ci sono due modi per impostare l’intestazione. Puoi infatti scrivere un generico “Gentile Famiglia Rossi”, in cui sono contemplati anche i bimbi avendo invitato tutto il nucleo familiare. Oppure, se vuoi essere più specifica, puoi menzionare ogni singolo componente della famiglia. Ad esempio “Gentili Giovanni, Maria, Susanna e Roberto Rossi”. In questo caso non ci sarà sicuramente alcun tipo di equivoco né dubbio da parte dei tuoi invitati!
  • Donna divorziata con figli: in questo caso si inserisce il nome della donna ed il suo cognome da nubile, seguito dal nome e dal cognome dei figli. Ad esempio “Gentilissimi Rosanna Bianchi, Giorgio e Mattia Verdi”.
  • Se non ricordi il nome del compagno o della compagna di un’invitato: in questo caso puoi scrivere “Gentile Francesca Rossi e Compagno”

Questi sono i casi specifici più frequenti e grazie agli esempi appena fatti dovresti avere un’idea ormai molto chiara di come compilare le intestazioni degli inviti di matrimonio! Ci sono molti altri aspetti da chiarire però, come la dicitura RSVP sugli inviti. Se non sai di cosa stiamo parlando leggi l’articolo al riguardo!

Speriamo quindi che questo articolo ti sia stato utile ed abbia chiarito tutti i tuoi dubbi. Nel frattempo noi ti auguriamo una buona preparazione!